lunedì 28 maggio 2012

Ad ferendum dolorem placide

Ad ferendum dolorem placide (Autore: Cicerone)


Ad ferendum igitur dolorem placide atque sedate plurimum proficit toto pectore, ut dicitur, cogitare quam id honestum sit. Sumus enim natura, ut ante dixi (dicendum est enim saepius), studiosissimi adpetentissimique honestatis; cuius si quasi lumen aliquod aspeximus, nihil est quod, ut eo potiamur, non parati simus et ferre et perpeti. Ex hoc cursu atque impetu animorum ad aeram laudem atque honestatem illa pericula adeuntur in proeliis; non sentiunt viri fortes in acie vulnera, vel sentiunt, sed mori malunt quam tantum modo de dignitatis gradu demoveri. 59 Fulgentis gladios hostium videbant Decii, cum in aciem eorum inruebant. His levabat omnem vulnerum metum nobilitas mortis et gloria. Nam tam ingemuisse Epaminondam putas, cum una cum sanguine vitam effluere sentiret? Imperantem enim patriam Lacedaemoniis relinquebat, quam acceperat servientem. Haec sunt solacia, haec fomenta summorum dolorum

E allora, al fine di sopportare il dolore in maniera tranquilla e serena, atteggiamento molto utile (giova molto) è pensare-con tutta l'anima, come si suol dire-a quanto ciò sia moralmente nobile. Infatti-come ho già detto, ma è bene ripeterlo spesso-nutriamo, per natura, eccezionale desiderio della nobiltà morale; e se di tale (nobiltà) noi abbiamo intravisto, come dire, un lume, (allora) non c'è alcunché che non siamo pronti a sopportare e ad affrontare per conquistarlo. In virtù di questo slancio dell'anima verso la vera gloria e la nobiltà morale vengono affrontati i pericoli in battaglia; gli uomini forti non soffrono le ferite durante il combattimento; ovvero, le accusano, ma preferiscono la morte al disonore, per quanto lieve. I Decii vedevano le spade nemiche scintillare, quando irrompevano nelle loro schiere; (vedevano) la morte gloriosa stornava loro tutta la paura delle ferite. Del resto, credi che Epaminonda abbia levato eccessivi lamenti, quando sentiva che la vita scivolava via insieme col sangue. Egli infatti restituiva la patria agli Spartani, mentre l'aveva trovata asservita! Queste sono le vere soddisfazioni che leniscono i più grandi dolori!

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