mercoledì 18 aprile 2012

Disperazione di Ottavia per la perdita del figlio Marcello [Seneca] pag.385 n27 -corso di lingua latina per il biennio

Disperazione di Ottavia per la perdita del figlio Marcello


Octavia, soror Augusti, amisit filium iuvenem Marcellum, adulescentem animo alacrem, ingenio potentem, patientem laborum, voluptatibus alienum. nullum finem per omne vitae suae tempus flendi gemendique fecit; ne avocari quidem se passa est intenda in unam rem et toto animo adfixa talis pero omnem vitam fuit qualis in funere, non solum non ausa consurgere, sed etiam adlevari recusans. nullam habere imaginem filii carissimi patiebatur, nullam sibi de illo fieri mentiorem. in odium habebat omnes matres. tenebris et solitudini familiarissima, ne ad fratrem quidem respicens, carmina celebrandae marcelli memoriae composita reiecit et aures suas ad fratrem quidem respicens, carmina celebrandae marcelli momorie composita reiecit et aures suas adversus omne solacium clusit. A sollemnibus officiis seducta et ipsam magnitudinis fraternae nimis circumlucentem fortunam exosa, defodit se et abdidit. adsidentibus liberis, nepotibus, lugubrem vestem numque deposuit


Ottavia,sorella di Augusto, perse il giovane figlio Marcello, ragazzo dall'animo vivace, dall'indole potente, capace di sopportare gli sforzi gli sforzi, estraneo al piacere durante tutta la vita il tempo di piangere e gemere non fece finire; non sopportò neppure di essere distratta (dal suo dolore); volta a una cosa e afflitta in tutto l'animo, fu tale per tutta la vita come nel funerale, non solo essendo riuscita a sollevarsi, ma rifiutando di essere confortata, non voleva avere nessuna immagine del figlio carissimo e che le fosse nominato quello. Aveva in odio tutte le madri. Amica solo del buio e della solitudine, non occupandosi neppure del fratello, respinse le poesia che erano state composte per celebrare il figlio Marcello, e chiuse le orecchie verso tutto il conforto per le sue disgrazie. Essendo appartata in cerimonie solenni e odiando profondamente la stessa gloria fraterna troppo splendente, si sotterrò e si allontanò. Nonostante fosse circondata dai figli e dai nipoti, non depose la veste da lutto.

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