mercoledì 18 aprile 2012

Aspetti positivi della vecchiaia

Aspetti positivi della vecchiaia [Cicerone] pag. 385 n28 -corso di lingua latina per il biennio 14-25.


Causa, quae maxime angit et sollecitam facit nostram senectutem est appropinquatio mortis. sed mors aut plane neglegenda est, si omnino exstinguit animum, aut etiam optanda, si in aliquem locum eum deducit, ubi aeternus futurus sit. quis autem est tam stultus, quamvis sit adulescens, qui certum habebat se ad vesperum esse victurum? quod est ergo istud crimen (accusa [rivolta a] + gen) senectutis, cum id ei videatis cum adulescentia esse commune? at sperat adulescens diu se victurum esse: insipienter sperat. quid enim stultius est quam incerta pro certis habere, falsa pro veris? senex, contra, ne spem quidem habet; eius condicio meliot est quam adulescentis, cum id, quod ille sperat, hic consecutus est; alter cupit diu vivere, alter diu vivit. horae quidem cedunt et dies et menses et anni, nec praeteritum tempus umquam revertitur, nec quid sequatur scimus; omnes contendi esse debemus tempore, quoc cuique ad vivendum datur.


Il motivo che più tormenta e rende inquieta la nostra vecchiaia è l'avvicinamento della morte. Ma la morte o deve essere completamente disprezzata, se spegne del tutto l'animo, o anche cercata, se lo conduce in qualche luogo dove sia destinato a essere eterno. Chi invece è tanto stolto, per quanto sia giovane, da avere per certo di vivere fino alla vecchiaia? Qual è dunque codesta accusa rivolta alla vecchiaia, dal momento che vedete che essa ha in comune ciò con l'adolescenza? E il giovane spera di vivere a lungo: ma spera scioccamente. Che cosa infatti è più stolto di dare per certe le cose incerte e per vere le cose false? Il vecchio, al contrario, certamente non ha speranza; la sua condizione è migliore di quella del giovane, in quanto, poichè quello spera, questo lo segue di conseguenza; l'uno spera di vivere a lungo, l'altro ha vissuto a lungo. Certamente passano le ore, i giorni, i mesi e gli anni, e il passato non ritorna mai, nè conosciamo il futuro; dobbiamo tutti essere felici del tempo, che è dato a ciascuno per vivere.

1 commento:

  1. qualche errore di trascrizione come vidit invece di vixit(grave)

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