domenica 27 maggio 2012

A Roma fu sempre apprezzata la filosofia

A Roma fu sempre apprezzata la filosofia (Autore: Cicerone; dal libro: Latina Lectio pag 491 n°499)



Nam et referta quondam Italia Pythagoreorum fuit tum cum erat in haec gente magna illa Graecia; -ex quo etiam quidam Numam Pompilium regem nostrum fuisse Pythagoreum ferunt, qui annis ante permultis fuit quam ipse Pythagoras; quo etiam maior vir habendus est, cum illam sapientiam constituendae civitatis duobus prope saeculis ante cognovit, quam eam Graeci natam esse senserunt; - et certe non tulit ullos haec civitas aut gloria clariores aut auctoritate graviores aut humanitate politiores P. Africano C. Laelio L. Furio, qui secum eruditissimos homines ex Graecia palam semper habuerunt. Atque ego hoc ex iis saepe audivi, cum dicerent pergratum Athenienses et sibi fecisse et multis principibus civitatis, quod, cum ad senatum legatos de suis rebus maxumis mitterent, tres illius aetatis nobilissimos philosophos misissent Carneadem et Critolaum et Diogenem.


Una volta l’Italia era piena di pitagorici, ai tempi in cui parte di essa era la famosa Magna Grecia; tanto che alcuni asseriscono che anche il nostro re Numa Pompilio, vissuto moltissimi anni prima dello stesso Pitagora, fosse pitagorico. Ragion per cui la sua grandezza è da reputare ancora maggiore, dato che egli possedette la scienza politica circa due secoli prima che i Greci si accorgessero che essa esisteva. È inoltre assodato che la nostra città non ha prodotto uomini di gloria più splendida, di prestigio più insigne, di cultura più raffinata di Publio Africano, Gaio Lelio, Lucio Furio, che si circondarono sempre, apertamente, dei Greci più colti. lo stesso li ho spesso sentiti dichiarare che gli Ateniesi avevano fatto cosa graditissima a loro e a molti altri maggiorenti inviando come ambasciatori presso il senato, per trattare questioni di suprema importanza per Atene, i tre più illustri filosofi di quel tempo, Carneade, Critolao e Diogene.

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